Ingredienti cosmetici dannosi: una lista di quelli da rintracciare nell’INCI ed evitare.
Siliconi, petrolati e parabeni contenuti in detergenti e make up.
Ho già parlato dell‘inci name e di quali siano le principali materie prime cosmetiche contenute nei cosmetici (biologici e non).
Ho già accennato anche ad alcuni ingredienti che la biocosmesi ritiene aggressivi e/o dannosi per la pelle e che non troverai mai nei veri prodotti biologici.
Ecco allora come orientarsi tra gli ingredienti cosmetici.
Lista degli ingredienti cosmetici dannosi
Tensioattivi chimici
- SLES (Sodium Laureth Sulfate)
- Ammonium Laureth Sulfate
- TEA-lauryl sulfate
- Magnesium Laureth sulfate
- MEA Laureth Sulfate
- PEG
- Polietylenglicole e altri
- Cocamide DEA
- Oleamide DEA
- Lauramide DEA
- Cocamide TEA
- Oleamide TEA
- Lauramide TEA.
Tensioattivi alternativi naturali
- Coco Glucosyde
- Caprylyl/Capryl Glucoside
- Cetearyl Glucoside
- Sodium Lauroyl Sarcosinate
- Sodium Palmate
- Lauryl Glucoside
- Ammonyum Lauryl Sulfate
- Sodium Lauroyl Glutammate
- Potassium Cocoate
- Potassium Laurate
- Potassium Myristate
- Potassium oleate
- Potassium Olivoyl/Lauroyl Wheat Aminoacids
- Disodium Coco-Glucoside Sulfosuccinate.
Petrolati, paraffine ed oli minerali
I petrolati sono derivati del petrolio. Vengono usati come emollienti, idratano per occlusione, formando sulla pelle un film occlusivo, che ne impedisce la traspirazione.
Sono potenzialmente cancerogeni.
Eccone alcuni:
- Petrolatum
- Paraffinum Liquidum
- Cera Microcristallina
- Mineral Oil.
Siliconi
I siliconi sono usati come emollienti ed emulsionanti, sono molto inquinanti e possono creare problemi alla pelle (pelle impura, pelle asfittica, dermatite atopica, pori dilatati).
Hanno il suffisso in -one, -ane.
- Cyclomethicone
- Dimethicone
- Amodimethicone
- Dimethiconol
- Cetyl Dimethicone
- Cyclopentasiloxane
- Cycloesasiloxane
- Cyclotetrasiloxa
Conservanti
In particolare, parabeni e cessori di formaldeide.
Secondo alcuni studi sarebbero potenzialmente cancerogeni, fortemente allergenici e perturbatori endocrini.
- Parabeni: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben
- Cessori di formaldeide: DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde, sodium hydroxymethylglycinate.
- Triclosan
- Triethanolamine: regolatore di ph.
Per approfondire:
Possibili effetti dannosi di alcune sostanze
Gli ingredienti e le materie prime elencati possono provocare allergie, irritazioni e sensibilizzazioni, a lungo andare.
E’ sconsigliato utilizzare cosmetici con questi ingredienti sui bambini, anziani e persone con la pelle molto sensibile e/o intollerante. Secondo alcuni studi, alcuni di questi componenti potrebbero causare danni all’organismo e addirittura il cancro.
Molti di essi, inoltre, provocano danni all’ambiente, soprattutto agli organismi acquatici.
Come sempre, però, è bene prendere queste informazioni con la dovuta cautela ed una buona dose di buonsenso senza allarmarsi, cercando semplicemente di porre maggiore attenzione a ciò che ci si spalma addosso.
Da leggere: lista prodotti senza parabeni
Attenzione alla parola magica “naturale”
Dopo aver parlato degli ingredienti cosmetici dannosi, vorrei approfondire il significato della parola “naturale”, molto spesso frainteso.
Si può intuire che qualsiasi azienda produttrice di cosmetici possa sfruttare (e spesso lo fa) la parolina magica “bio” oppure “naturale” per pubblicizzare i propri prodotti.
Ma spesso si tratta, appunto, solo di pubblicità ingannevole.
Questo che significa?
Che non è assolutamente sufficiente basarsi soltanto sul nome o sulle descrizioni, stampate sul fronte o sul retro di un contenitore cosmetico, per stabilire se si tratti o meno di un prodotto biologico.
In sostanza, le parole “bio”, “naturale”, “delicato”, “verde” e simili (la fantasia non ha limiti) non significano nulla.
Sono etichette spesso prive di un senso concreto che molte aziende cosmetiche (non bio) appiccicano sul prodotto per cavalcare l’onda della “bio-manìa” tanto in voga in questo momento storico.
E’ bene tenere a mente questo concetto quando ci si aggira tra gli scaffali di un negozio.
A tal proposito, un noto marchio da supermercato ha sfornato qualche tempo fa la linea “Pure e Natural”.
Il cliente inesperto, leggendo la scritta, in molti casi crederà di aver trovato un prodotto ‘naturale’, pagando un prezzo più che accessibile.
Purtroppo in molti casi non sa che la linea di prodotti non è del tutto naturale perché contiene alcuni ingredienti che naturali non sono affatto (né bio, ovviamente).
Anche se qualche prodotto di questa linea è accettabile, nel senso di non eccessivamente aggressivo per la pelle, da qui a definirlo ‘naturale’ o addirittura “biologico” ce ne passa!
Per non parlare della confusione che esiste tra i consumatori tra i concetti di “naturale” e “biologico” che non sono precisamente sinonimi.
Differenza tra prodotto “biologico” e “naturale”
Questa confusione viene sfruttata, qualche volta, dalle aziende cosmetiche.
Basta qualche piantina per permettere ad un’azienda di usare l’etichetta con la scritta “naturale” sul contenitore cosmetico: ma che senso ha comprare un prodotto con qualche piantina e contemporaneamente una marea di altre sostanze sintetiche?
Per quanto riguarda il “biologico”, invece, i parametri sono più rigidi.
Il problema di fondo resta sempre, comunque, l’assenza di una legislazione ufficiale che regoli l’ecobio cosmesi.
Il fatto è che se il cliente non conosce quali siano gli ingredienti “buoni” e quelli “cattivi” (dal punto di vista della biocosmesi, beninteso) non potrà mai scegliere in modo consapevole.
La regola che ne scaturisce ancora una volta è questa: non fidarsi mai di ciò che si sente nella pubblicità o si legge nelle descrizioni sui contenitori, ma controllare sempre l’inci name.
⇒Dove trovare cosmetici naturali e biologici
Conoscevate questa lista di ingredienti cosmetici dannosi?
Alla prossima!
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