I parabeni sono conservanti chimici molto usati nei cosmetici.
Alcuni si sono rivelati dannosi: quali sono?
Ecco un elenco dei principali parabeni da evitare!
Cosa sono i parabeni e a cosa servono
I parabeni appartengono alla grande famiglia dei conservanti cosmetici.
Si tratta di una categoria molto discussa, e non a torto, in quanto è proprio tra i conservanti che si ritrovano gli ingredienti più insidiosi per la salute umana e per quella del pianeta.
I conservanti e quindi anche i parabeni, si trovano alla fine dell’inci name, perchè sono utilizzati in piccolissime quantità (altrimenti farebbero più male che bene).
I parabeni hanno proprietà antifungine ed antibatteriche e sono impiegati da molti decenni non soltanto nei cosmetici, ma anche nei farmaci ed in alcuni alimenti.
Alcuni cosmetici non ne hanno bisogno: gli oli, i burri ed in generale tutti i cosmetici che non contengono acqua.
E’ l’acqua, infatti, il “problema”, essendo portatrice di diversi batteri e microrganismi.
I parabeni, come gli altri conservanti, sono dei veleni.
I parabeni: veleni necessari
I parabeni sono veleni necessari, necessari perchè è grazie ad essi che un cosmetico riesce a durare per molto tempo senza andare a male.
Senza i conservanti, qualunque preparato “sopravviverebbe” all’attacco dei batteri solo per pochi giorni.
Quindi, è evidente che si tratta di un male necessario al fine di:
- conservare i cosmetici per un tempo ragionevolmente lungo
- evitare che batteri, funghi e lieviti entrino in contatto con i consumatori, provocando allergie ed irritazioni.
I conservanti sono, in sostanza, dei “biocidi”, ovvero sostanze impiegate per prevenire l’inquinamento da parte di microrganismi (batteri, funghi, lieviti) che possono essere portati nei prodotti tramite il contatto con l’aria e le nostre mani.
Di solito, nei cosmetici viene usato un “sistema” di conservanti, ovvero due o tre antimicrobici, attivi contro la maggior parte dei microrganismi che di solito si stanziano nei cosmetici.
Da leggere: Lista di prodotti senza parabeni
Crema viso senza parabeni
Parabeni: ecco quali sono
Ecco la lista dei parabeni più utilizzati in cosmesi:
- Methylparaben
- Propylparaben
- Etylparaben
- Isobutylparaben
- Butylparaben.
I primi due sono le molecole più usate nel mondo come conservanti per preparati topici sia farmaceutici che cosmetici.
Dal punto di vista microbiologico, i parabeni non sono conservanti così efficaci.
Infatti, raramente sono utilizzati da soli, proprio perchè la loro efficacia è ristretta.
Per ampliare lo spettro di azione, vengono abbinati ad altri conservanti non approvati dalla cosmesi ecobio, come l’Imidazolidinyl Urea.
I parabeni sono cancerogeni?
Come molti altri conservanti utilizzati nella cosmesi non eco bio, i parabeni arrecano potenzialmente dei danni.
I parabeni sono interferenti endocrini: hanno, cioè, un’azione simile a quella degli estrogeni, anche se molto meno potente.
Qualche anno fa, sono stati accusati di provocare il cancro, in particolare al seno.
Questa accusa, però, non è stata provata, in quanto gli studi eseguiti sull’ipotetico legame tra parabeni e tumore si sono poi dimostrati inaffidabili.
E’ certamente vero che i parabeni penetrano nell’organismo dove restano intatti, dando vita a fenomeni di accumulo.
Infatti, sono state trovate tracce di queste sostanze in cellule di tumori al seno, anche se poi il legame causale tra questi due fattori non è stato dimostrato.
Per il momento, quindi, come ribadisce anche il sito AIRC, non ci sono prove che i parabeni non siano sicuri.
In presenza di dubbi su questo argomento, vale il principio di precauzione.
Si evita di utilizzare i parabeni.
La stessa Commissione Europea ha vietato l’uso di alcuni tipi di questi conservanti, ovvero:
- isopropilparabene
- isobutilparabene
- fenilparabene
- benzilparabene
- pentilparabene.
Il buonsenso suggerirebbe, in realtà, di evitarli tutti per il momento, anche perchè le alternative ormai sono tante.
Altri conservanti controversi
Ecco altri conservanti controversi, non utilizzati nei cosmetici eco bio.
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Imidazolidinyl Urea
E’ un cessore di formaldeide, sostanza tossica e cancerogena.
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Quaternium 15
Altro cessore di formaldeide, possibilmente da evitare.
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Disodium Edta
Non è proprio un conservante, (è un sequestrante di metalli che teoricamente dovrebbe rendere meno dura l’acqua) ma serve comunque a potenziare l’azione di altri antimicrobici. E’ potenzialmente irritante e sensibilizzante ed è fortemente tossico per la fauna marina.
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Tetrasodium Edta
Idem come il Disodium Edta.
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Triclosan
Antibatterico potentissimo, da evitare nella maniera più assoluta. Può accumularsi nei tessuti e nel latte materno, è un disturbatore endocrino e può alterare il sistema immunitario. E’ fortemente tossico per l’ambiente. Il suo utilizzo, ultimamente, è stato ulteriormente ridimensionato.
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Formaldeide
Come detto, è cancerogena (è scientificamente provato). Viene utilizzata in basse dosi (non pura, perchè è vietato per legge) nei cosmetici (soprattutto nei prodotti per le unghie come smalti ed indurenti e negli stiranti per capelli). In inci si trova Formaldehyde or Formalin, Formic aldehyde, Oxymethylene.
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Methylisothiazolinone
Potenzialmente allergizzante.
Altri cessori di formaldeide sono:
- Diazolidinyl Urea
- DMDM Hydantoin
- Sodium Hydroxymethylglycinate.
Shampoo senza parabeni
Da leggere: Shampoo senza siliconi e parabeni
Conservanti ammessi nella cosmesi eco bio
Sono meno dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Il che non significa “per niente dannosi”, perchè essendo dei veleni, non possono essere una botta di salute per nessuno.
I più utilizzati sono:
- Benzyl Alcohol
- Sodium Benzoate
- Potassium Sorbate
- Phenoxyethanol
- Benzoic Acid
- Sorbic Acid
- Ethylhexylglycerin
- Dehydroacetic Acid
- Sodium Dehydroacetate
- Sodium Salicylate.
Alcuni di questi sono a pallino verde sul Biodizionario, altri invece a pallino giallo, in quanto potenzialmente sensibilizzanti.
La questione dei conservanti è un pò il tallone d’Achille dell’eco bio cosmesi, in quanto le alternative non sono tantissime ed alcuni dei conservanti più utilizzati provocano reazioni di sensibilizzazione a chi li utilizza, me compresa.
Quindi, bisogna imparare a riconoscere i conservanti a cui si è, eventualmente, intolleranti.
Io, ad esempio, non sopporto il Benzyl alchol e quindi lo evito regolarmente.
Certamente sono migliori dei conservanti tradizionali, quindi è preferibile optare per questi.
Da leggere: cosa sono i siliconi
Cosa sono i parabeni su Wikipedia.
Alla prossima!